Dopo le feste classiche di dicembre e gennaio è arrivato anche il momento delle feste carnevalizie, di cui tutti ci hanno tantissimo parlato fin dall'inizio del nostro soggiorno qui ad Offida.
In particolare la festa offidana per eccellenza è quella del venerdi prima di carnevale, "lu Bov Fint", un finto bue che corre per ore ed ore nelle strade del paese fino allo sfinimento di chi lo conduce e di chi lo insegue.
Fino alla metà del 1800 il bove era vero, offerto dal signorotto di turno e veniva poi ucciso e donato ai poveri del paese che potevano quindi mangiare un po' di carne.
La piazza del paese dove verso sera il bov fint viene finalmente catturato, legato ad una colonna e simbolicamente ucciso.
Altra festa classica, che conclude il martedi grasso, sono i "v'lurd", questi fascioni di canne riempiti di paglia che a centinaia vengono portati in processione per le strade del paese ed infinite buttati tutti al centro della piazza per un immenso falò.
Noi intanto, sempre immersi nella ricerca di ruderi e terreni, abbiamo iniziato a lavorare in vigna alla legatura dei tralci, qualche trapianto e semina diretta nell'orto e sopratutto la preparazione del semenzaio nella serra.
Febbraio è stato un alternarsi di giornate di pioggia e di sole, che quando c'è scalda davvero tanto la serra e di conseguenza anche la nostra camera. Finalmente possiamo vedere in azione quello che sarà un elemento fondamentale della nostra prossima casa.
Ad inizio di febbraio sono venuti nelle Marche Gianni, Valentina e figli al seguito per una visita esplorativa. Eccoci tutti insieme davanti alla serrapollaio da Mario e Fernanda. E' stata una bella occasione per fargli conoscere un po' cosa offre il territorio e confrontarci sui programmi futuri. Una cosa che attualmente ci accomuna è di certo una sensazione di non stare sfruttando in pieno le nostre potenzialità, insomma potremmo fare di più e lo potremmo fare insieme.
In particolare la festa offidana per eccellenza è quella del venerdi prima di carnevale, "lu Bov Fint", un finto bue che corre per ore ed ore nelle strade del paese fino allo sfinimento di chi lo conduce e di chi lo insegue.
Fino alla metà del 1800 il bove era vero, offerto dal signorotto di turno e veniva poi ucciso e donato ai poveri del paese che potevano quindi mangiare un po' di carne.
La piazza del paese dove verso sera il bov fint viene finalmente catturato, legato ad una colonna e simbolicamente ucciso.
Altra festa classica, che conclude il martedi grasso, sono i "v'lurd", questi fascioni di canne riempiti di paglia che a centinaia vengono portati in processione per le strade del paese ed infinite buttati tutti al centro della piazza per un immenso falò.
Noi intanto, sempre immersi nella ricerca di ruderi e terreni, abbiamo iniziato a lavorare in vigna alla legatura dei tralci, qualche trapianto e semina diretta nell'orto e sopratutto la preparazione del semenzaio nella serra.
Febbraio è stato un alternarsi di giornate di pioggia e di sole, che quando c'è scalda davvero tanto la serra e di conseguenza anche la nostra camera. Finalmente possiamo vedere in azione quello che sarà un elemento fondamentale della nostra prossima casa.
Ora le galline abitano regolarmente la serrapollaio e finalmente hanno capito che i nidi, costruiti appositamente per loro, sono il posto migliore per deporre le uova, per la felicità di Mario e Fernanda che non devono più cercarle sparse per il campo.
Lo scorso uichend abbiamo anche fatto un'escursione nella confinante provincia di Teramo per visionare qualche proprietà in vendita e conoscere gli amici wwoofer Laura, Francesco e figli della fattoria Icola-ò che ci hanno raccontato la loro storia e la vita del luogo.
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