domenica 15 dicembre 2013

Pian del Rosso, Ist.Italiano Permacultura e la Casarotta

Dopo la settimana passata da Gianni & Valentina ci siamo spostati di pochi chilometri per tornare a Varese Ligure dall'amico Paolo del Pian del Rosso dove, nel luglio 2011, abbiamo fatto la seconda tappa del Giroingiro. In questi due anni emmezzo e passa Paolo si è principalmente concentrato sulla non facile ristrutturazione della casa che è diventata davvero bella e confortevole.

Arrivare e vederla così cambiata ci ha fatto tornare alla memoria quelle settimane in cui, dopo un decennio di abbandono, cominciavamo le pulizie per svuotare gli interni ed all'esterno lavoravamo sodo per aprire passaggi nei rovi e scoprire pian piano i terrazzamenti ed ogni angolo del podere.

Pannelli solari termici per il riscaldamento a bassa temperatura a pavimento, impianto di illuminazione e servizi tecnici a 12 volt e compost toilet interna. Paolo si è dato un gran daffare per renderla veramente a basso consumo di energia.

Mentre nella parte bassa e boschiva del podere tutto è rimasto inalterato, nelle terrazze superiori sono stati creati i primi swales per rallentare e raccogliere il deflusso dell'acqua superficiale. Nei prossimi mesi verranno piantati numerosi alberi da frutto ed altre piante per creare quella foresta alimentare che si progettava due anni fa.

Dopo due notti al Pian del Rosso ci siamo messi in strada per il Piemonte e, salendo da Savona non potevamo certo non fermarci a Scagnello (CN) dall'amico Pietro dell'Istituto Italiano di Permacultura per vedere i grandi cambiamenti dalla nostra ultima visita nell'agosto del 2011. Degno di nota è stato il momento in cui dall'autostrada, scavallato il valico prima di arrivare a Ceva, ci siamo trovati davanti la catena innevata delle Alpi, gulp!

Il nostro primo pensiero è stato di sincerarci che la compost toilet, così faticosamente costruita in quelle settimane, fosse ancora al suo posto e funzionante. E così è stato! Eccoci li con Pietro e l'amico Roberto che in questi giorni gli sta dando una mano con i lavori.

La novità più grossa è sicuramente la ristrutturazione in corso d'opera del vecchio rudere presente sul podere, per motivi di sicurezza internazionale non possiamo per ora mostrarne l'aspetto e le particolari caratteristiche bioclimatiche, ma lo faremo sicuramente in una futura visita...
In primo piano, davanti al fovoltaico, si vede la vasca di fitodepurazione delle acque reflue della casa in attesa della piantumazione delle piante adatte.

A causa della perdurante scarsità di precipitazioni in questa zona, purtroppo il laghetto si presenta vuoto, ma nei due anni precedenti ci è stato garantito che è sempre rimasto pieno.

Anche la zona orti è una bella novità ed ora che Pietro si è trasferito definitivamente nella casa, diventerà sicuramente molto produttivo.

Dopo aver passato tutta la giornata a Scagnello abbiamo raggiunto Bra (CN) per passare 3 giorni con Antonella e Massi (mamma e fratello di Ele) che vivono qui da qualche anno e che non vedevamo dall'estate 2011.
Una bella rimpatriata per raccontare questi nostri 30 mesi di esperienze ed incontri.

Lo sguardo impassibile di Ombra, uno dei due gatti di casa.

Trovarsi di botto in una cittadina operosa e molto abitata, il dover parcheggiare il Bungbu in un box per evitare possibili attenzioni malandrine e sopratutto l'impossibilità a dormirci dentro ci hanno fatto un certo effetto dato che ci siamo col tempo un po' inselvatichiti.

Pur essendo fuori dal nostro ormai abituale elemento ci siamo rinfrancati contattando i ragazzi del progetto La Casarotta del vicino comune di Cherasco e di cui seguiamo lo sviluppo da almeno un annetto. Un bel gruppo di amici che sta lavorando sodo per creare la comunità che andrà a vivere nella Casarotta in una piccola frazione del comune.

Ottimamente esposta e con una spettacolare visuale sulle Alpi cuneesi, la Casarotta a breve vedrà gli operosi membri del gruppo intervenire per trasformarla, utilizzando le tecniche ed i materiali della bioedilizia, nella loro casa comune.

Il grande spazio seminterrato dove verrà probabilmente creata la sala da pranzo comunitaria.

Negli altri due piani verranno creati gli appartamenti privati per le quattro famiglie che vi andranno ad abitare.

Alla sera siamo stati invitati a cena per fare la conoscenza di quasi tutti i ragazzi del progetto che ci hanno calorosamente accolto per una mangiata di gruppo, approfondire la conoscenza, cementare l'amicizia e scambiare racconti ed esperienze.
Naturalmente non è mancata la consueta, ma che ci stupisce sempre, carrambata nello scoprire di avere amici in comune!
Un grazie per l'ospitalità e buona fortuna per il progetto...

Da domani quindi lasciamo Bra ed in un paio d'ore torneremo lassù a Serre in Val Maira, dove tutto iniziò quel 30 aprile 2011...






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