Allora, è passata una settimana da quando siamo arrivati qui a Passignano sul Trasimeno (PG) ospiti wwoofers del CEA Panta Rei, una bella e storica cooperativa agricola inserita sulle pendici dell'anfiteatro naturale del lago Trasimeno. Lo scorso luglio, durante lo spostamento dalle Marche alla Toscana, ci eravamo fermati solo qualche ora per concordare questo nostro ritorno e non avevamo capito che sotto sotto c'è anche un aspetto di piccola comunità, infatti il progetto è un tutt'uno anche con la Fattoria La Buona Terra dove in questi giorni stiamo partecipando alla raccolta delle olive.
La raccolta è iniziata ufficialmente lunedi scorso ed insieme a noi, ad aiutare, ci sono anche ragazzi provenienti da tutto il mondo inquadrati in diversi progetti di scambio culturale, tipo il Servizio Volontario Europeo.
Sul campo tutti a pettinare gli ulivi: Martino viene da Torino, Raul e Lenin sono messicani, mentre Davinia è spagnola.
Sylvia dal Belgio ed Helene dalla Francia, qui impegnate durante la spremitura nel piccolo frantoio della fattoria, completano il gruppo degli ospiti internazionali.
La Casa Erta è l'edificio dove vengono ospitati i bambini delle scuole durante le visite di un giorno o i soggiorni più lunghi alla fattoria didattica.
Una classe della scuola materna in visita per vedere e provare come si raccolgono le olive, si puliscono, si macinano e si spremono per ottenere l'olio.
I pasti sono sempre uno dei momenti da noi preferiti, sopratutto quando differenti culture vengono a contatto e bisogna comunicare in tre o quattro lingue differenti. Questa è una delle poche volte dove l'inglese non viene utilizzato, merito del fatto che tutti i ragazzi si stanno impegnando molto con l'italiano.
Un altro bell'aspetto dei gruppi numerosi è che quando devi preparare i pranzi e le cene le quantità devono per forza essere abbondanti per garantire a tutti di fare il bis...
Davinia con Ele poco prima di infornare queste ottime pizze. Anche qui abbiamo maritato la nostra pasta madre con quella della casa, arrivando a 25 unioni!
Anche in questa tappa abbiamo optato per continuare a dormire nel Bungbu, anche se la scelta di parcheggiarci sotto questa grande quercia ha come piccolo svantaggio la stagionale caduta delle ghiande sul tetto, che durante la notte ci prendono di soprassalto!
La raccolta è iniziata ufficialmente lunedi scorso ed insieme a noi, ad aiutare, ci sono anche ragazzi provenienti da tutto il mondo inquadrati in diversi progetti di scambio culturale, tipo il Servizio Volontario Europeo.
Sul campo tutti a pettinare gli ulivi: Martino viene da Torino, Raul e Lenin sono messicani, mentre Davinia è spagnola.
Sylvia dal Belgio ed Helene dalla Francia, qui impegnate durante la spremitura nel piccolo frantoio della fattoria, completano il gruppo degli ospiti internazionali.
La Casa Erta è l'edificio dove vengono ospitati i bambini delle scuole durante le visite di un giorno o i soggiorni più lunghi alla fattoria didattica.
Una classe della scuola materna in visita per vedere e provare come si raccolgono le olive, si puliscono, si macinano e si spremono per ottenere l'olio.
Uno degli uliveti con vista sulla costa nord del lago.
Vista del lago alla mattina dalla strada che percorriamo per andare da Panta Rei alla fattoria.
Al tramonto sulla strada del ritorno. Anche questi 20 minuti di camminata alla mattina ed alla sera sono comunque una bella opportunità per scambiare qualche chiacchiera in più e conoscersi meglio, oltre che a sgranchirsi un po'.
A parte una mattina di pioggia, il tempo questa settimana è stato anche fin troppo caldo.
I pasti sono sempre uno dei momenti da noi preferiti, sopratutto quando differenti culture vengono a contatto e bisogna comunicare in tre o quattro lingue differenti. Questa è una delle poche volte dove l'inglese non viene utilizzato, merito del fatto che tutti i ragazzi si stanno impegnando molto con l'italiano.
Un altro bell'aspetto dei gruppi numerosi è che quando devi preparare i pranzi e le cene le quantità devono per forza essere abbondanti per garantire a tutti di fare il bis...
Davinia con Ele poco prima di infornare queste ottime pizze. Anche qui abbiamo maritato la nostra pasta madre con quella della casa, arrivando a 25 unioni!
Anche in questa tappa abbiamo optato per continuare a dormire nel Bungbu, anche se la scelta di parcheggiarci sotto questa grande quercia ha come piccolo svantaggio la stagionale caduta delle ghiande sul tetto, che durante la notte ci prendono di soprassalto!
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