Sabato scorso, appena sbarcati a Santa Teresa, abbiamo fatto rotta verso Sant'Antonio in Gallura per passare una settimana con gli amici Gianfranco ed Anna che avevamo visitato ad inizio dicembre (vedi qui) ed a cui avevamo promesso di tornare per passare un po' di tempo con loro sotto le guglie granitiche ed i boschi di quercie. Nonostante l'altezza ed il poco sole la temperatura ci ha permesso comodamente di passare le notti nel Bungbu senza dover accendere il riscaldamento.
Le guglie dei Monti Santu e la casetta ricostruita dove i nostri vivevano nei precendenti anni, prima di costruire l'attuale chalet di legno sotto la pineta.
L'orto ed il pollaio esposti ad est. Questa settimana ci siamo concentrati soprattutto al lavoro di recinzione di tutta l'area per poterlo ampliare. Prima di tutto recuperare nel bosco dei vecchi pali in ginepro e smontare la rete e filo spinato. Dopodichè tracciare e liberare il percorso della nuova recinzione e con l'aiuto di un martello a percussione scavare nella roccia sotterranea i buchi per i pali ed infine posa degli stessi, rete e filo spinato anti cinghiali e mucche libere.
Il Bungbu nella sua piazzola dopo la fatica della salita, la strada di accesso che si vede dietro pare piana ma in realtà sale molto ripida guadando anche due piccoli ruscelli.
Le ghiande, la specialità della casa, con cui Gianfranco ed Anna fanno farina e sostituto del caffè. Si comincia con farle seccare intere in una pentola sopra la stufa per qualche giorno, dopodichè si sbucciano e si fanno bollire un paio di volte eliminando l'acqua scura molto ricca di tannino. Si ottiene così una poltiglia che può essere utilizzata subito per fare torte ecc.
Continuando con l'asciugatura della poltiglia, pestata o macinata, si ottiene una farina per panificare, a destra, o una tostatura molto scura, a sinistra, da bere come caffè.
Scavando nel compost iniziato 6 anni fa sono comparse una serie di larve di cervo volante grandi come un pollice che abbiamo regalato, per la loro felicità, alle cinque galline.
Stamattina abbiamo salutato e ringraziato i nostri amici ed abbiamo puntato la bussola verso Alghero per un'altra tappa di una settimana prima dell'annunciato ritorno a Milis.
Le guglie dei Monti Santu e la casetta ricostruita dove i nostri vivevano nei precendenti anni, prima di costruire l'attuale chalet di legno sotto la pineta.
L'orto ed il pollaio esposti ad est. Questa settimana ci siamo concentrati soprattutto al lavoro di recinzione di tutta l'area per poterlo ampliare. Prima di tutto recuperare nel bosco dei vecchi pali in ginepro e smontare la rete e filo spinato. Dopodichè tracciare e liberare il percorso della nuova recinzione e con l'aiuto di un martello a percussione scavare nella roccia sotterranea i buchi per i pali ed infine posa degli stessi, rete e filo spinato anti cinghiali e mucche libere.
Il Bungbu nella sua piazzola dopo la fatica della salita, la strada di accesso che si vede dietro pare piana ma in realtà sale molto ripida guadando anche due piccoli ruscelli.
La valle dei Monti Santu vista dalla sella tra due dei quattro massicci granitici.
Continuando con l'asciugatura della poltiglia, pestata o macinata, si ottiene una farina per panificare, a destra, o una tostatura molto scura, a sinistra, da bere come caffè.
Provare per credere! Ecco l'assaggio del caffè di ghiande tostato al momento.
Una bella gita in alto sui massicci.
Il paese di Arzachena spunta tra le rocce.
Scavando nel compost iniziato 6 anni fa sono comparse una serie di larve di cervo volante grandi come un pollice che abbiamo regalato, per la loro felicità, alle cinque galline.
Stamattina abbiamo salutato e ringraziato i nostri amici ed abbiamo puntato la bussola verso Alghero per un'altra tappa di una settimana prima dell'annunciato ritorno a Milis.
Ciao Simo, ciao Ele,
RispondiEliminami sono imbattuto in questo link che mi ha incuriosito e che ho intenzione di mettere in pratica.
Spiega come prodursi in casa un detergente con pochi ingredienti a "bassissimo costo e impatto ambientale".
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/28/detergente-eco-bio-multiuso-fai-da-te/482011/
Magari ne potete parlare anche con gli amici che avete incontrato e che incontrerete.
Personalmente ho eliminato dall'uso quotidiano i detersivi per i piatti (sostituiti da un buon panno in microfibra e acqua calda che per la maggior parte dell'anno mi arriva dal pannello solare) e detersivi per bagno e fornelli (sostituiti da aceto).
Ciao e buona continuazione!!!
Tuo fratello Lontra!!