Ogni mattina, armati di ceste e sacchi, scendiamo lungo i pendii della marroneta per raccogliere una bella quintalata (per ora il record è di 180 Kg) di marroni mugellani, che si distinguono dalle comuni castagne per forma, colore e gusto.
La colonna sonora è garantita gratuitamente ed ininterrottamente dal cervo Yahooo che staziona da qualche parte nel bosco e che deve il nome al particolare suono che bramisce.
La colonna sonora è garantita gratuitamente ed ininterrottamente dal cervo Yahooo che staziona da qualche parte nel bosco e che deve il nome al particolare suono che bramisce.
2 marroni...
Verso mezzogiorno ci godiamo la risalita a bordo del trattore di Francesco
Dopo la pesatura carichiamo i marroni nella macchina vagliatrice che li separa in tre pezzature di cui solo le prime due verranno vendute mentre la terza più piccola verrà destinata a diventare farina.
Man mano che escono dalla macchina i frutti buoni vengono separati (a mano!) da quelli bacati o con il buco del Giovannino, messi in ceste e quindi ripesati.
Marroni di prima scelta.
Questo fine settimana a Vicchio c'è stata la Sagra del Marrone dove anche Francesco e Giorgia avevano la loro bancarella, naturalmente i nostri marroni erano i più belli e grandi di tutti (notare il da-noi-fatto marrone gigante in cartapesta appeso in alto a sinistra).
I marroni possono essere consumati freschi o, per una migliore conservazione, lasciati in acqua per la novena e fatti asciugare.
Ele, Giorgia e Francesco (che serve un cliente).
Inutile dire che ci stiamo facendo una certa cultura a riguardo, partendo da come gestire una marroneta ed arrivando fino alle ricette che stiamo sperimentando, tra cui la marmellata, il risotto, il castagnaccio, i marroni sotto spirito ed il budino...
Buoooooooni!
RispondiEliminagrandi! vi stiamo seguendo nella vostra avventura! una domanda? come si fanno a conservare esattamente i marroni? quanto devono stare a bagno?
RispondiEliminaun saluto dal
borgorosso
Borgorosso...
RispondiEliminacopioincollo da alimentipedia:
"Frigorifero:
In frigorifero a +2 o +3° C si conservano un mese e mezzo circa.
"Novena":
Tale metodo consente di prolungare il periodo di consumo del frutto per 2 o 3 mesi. Dopo una bella castagnata, raccolti i frutti freschi, si mettono in un recipiente e li si ricopre interamente d'acqua per eliminare quelli che galleggiano in quanto "malati".
Ogni 24 ore si sostituisce una metà dell'acqua di conservazione, tranne che nel quinto e nell'ottavo giorno, quando l'acqua va sostituita interamente. Il nono giorno si tolgono le castagne dall'acqua, si fanno asciugare e poi le si conserva in cassette o in contenitori non troppo alti (15-20 cm) in ambiente arieggiato, rivoltandole spesso perché non ammuffiscano. "
ciao ciao
Saimo