Dopo la camminata sul Pollino e prima di arrivare all'attuale tappa del Giroingiro, che sveleremo prossimamente, ci siamo fermati a Diamante (CS) a conoscere una realtà emergente nell'ambito degli Ecovillaggi, l'Arcipelago Sagarote ed i suoi abitanti, di cui da mesi sentivamo tanto parlare.
Luciana e suo figlio Ioio, Carlo, le 4 asine, gli ospiti di passaggio e gli amici in visita, tutti possono far parte di Sagarote. La casa è aperta a tutti, le attività certo non mancano ed anche noi subito ci siamo sentiti parte di questo mondo. La casa ed il vasto terreno sono, guardacaso per chi osa chiedere, in comodato gratuito, roba da non credere vista la posizione a 400 mt sul mare.
La mattina del nostro arrivo un gruppetto di Scout, che ha passato qui il ponte del primomaggio, stava completando questo nuovo orto rubato a rovi e sterpaglie.
La Casa si Ioio, realizzata in paglia e terracruda. Nonostante il sole e la calura esterna, entrandovicisi era strabiliante il fresco che questi due semplici materiali riescono a mantenere.
A Sagarote abbiamo incontrato degli amici di Velletri che stanno cercando una nuova sistemazione per la loro piccola comunità rurale e con loro siamo saliti fino a questo borgo abbandonato, a circa un'ora di cammino dal comune di Buonvicino, per un sopralluogo esplorativo. Un saluto a loro e buona ricerca.
Siamo stati davvero contenti di questa breve ma intensa visita in cui lo scambio di esperienze è stato davvero concentrato, ringraziamo i Sagaroti per l'ospitalità e per la pazienza a rispondere alle nostre usuali migliaia di domande.
Luciana e suo figlio Ioio, Carlo, le 4 asine, gli ospiti di passaggio e gli amici in visita, tutti possono far parte di Sagarote. La casa è aperta a tutti, le attività certo non mancano ed anche noi subito ci siamo sentiti parte di questo mondo. La casa ed il vasto terreno sono, guardacaso per chi osa chiedere, in comodato gratuito, roba da non credere vista la posizione a 400 mt sul mare.
La mattina del nostro arrivo un gruppetto di Scout, che ha passato qui il ponte del primomaggio, stava completando questo nuovo orto rubato a rovi e sterpaglie.
La Casa si Ioio, realizzata in paglia e terracruda. Nonostante il sole e la calura esterna, entrandovicisi era strabiliante il fresco che questi due semplici materiali riescono a mantenere.
Panorama della valletta sottostante, clima ottimo, terra buona e la presenza di alcune sorgenti fanno di questo terreno un paradiso.
Primavera, Teresa, Lucignola e Yoko Ono (non necessariamente nell'ordine della foto) le 4 asinelle di casa, sempre al centro dell'attenzione e molto difficili da inquadrare tutte insieme.
Tramonto dalla terrazza sul tetto.
Siamo stati davvero contenti di questa breve ma intensa visita in cui lo scambio di esperienze è stato davvero concentrato, ringraziamo i Sagaroti per l'ospitalità e per la pazienza a rispondere alle nostre usuali migliaia di domande.
Avevamo qualche sospetto che si trattasse del Bungbu quando ci siamo incrociati a Belvedere la mattina del 4 maggio. Non abbiamo avuto il coraggio di inseguirvi...
RispondiEliminaLa ricerca è partita anche per noi. Siamo stati a Diamante ma non a Sagarote (di cui abbiamo però spesso sentito parlare...), bensì da alcuni amici che abitano sulle colline di Verbicaro (Germana e Francesco), due persone stupende che vale la pena di conoscere per mille motivi. Se ripassate da quelle parti a giugno fatecelo sapere, che questa volta faremo sì di combinare un incontro meno casuale...
Fabrizio e Sara (mammabucolica) e i 3 piccoli.
Cissà che avete incrociato un altro Bungbu perchè il 4 eravamo già da due giorni qui Altilia (20 km a sud di Cosenza)... meno male che non l'avete inseguito e fermato! ah ah ah :)
RispondiElimina