giovedì 3 luglio 2014

Cronaca di una toccata e fuga romana preannunciata

Un aspetto positivo di questi 38 eppassa mesi di viaggio è il fatto di aver conosciuto tantissimi amici in tutt'Italia ed oltre.
Un vantaggio di avere tutti questi amici "sparsi" è che li puoi chiamare e dire: " Uella, come va? Tutto bene?, noi si grazie... approposito, va che veniamo a Roma per un concerto... mica ci potresti ospitare una notte?"
E la cosa è fatta!
Se poi a Roma non hai solo un amico ma una decina, allora le cose cambiano...

Eccoci a Torrita Tiberina a cena a casa di Carla e Daniele, con il gruppo di amici capitolini che abbiamo conosciuto l'anno scorso a Tertulia, durante il PDC di 72 ore.
Ringraziamo Marianna, Anna e Stefania che ci hanno raccattato alla stazione e condotto in Sabina, un grazie a Luca per i tecnicismi sulle ristrutturazioni ed un saluto ad Andrea, conosciuto in altra sede (a Che Passo! in Umbria) per la sua comparsa a sorpresa.

Ci ha davvero fatto molto piacere sentire che tutti, ma proprio tutti hanno iniziato o sono in procinto di iniziare un progetto di "cambio vita" avendo acquistato un podere in campagna dove finalmente applicare il famoso "Osserva ed Interagisci".

La mattina seguente Carla e Daniele (che ha preso un giorno di ferie per noi!) ci hanno fatto visitare il loro bellissimo terreno multilivello che, per fare un paragone artistico, si presenta per un permacultore come una tela bianca davanti ad un pittore.
Seguiremo con interesse lo sviluppo del loro progetto.

La seconda notte l'abbiamo passata nella capitale ospiti del timidissimo NicoladiBeri, che si è ricreato una mini-mini-casetta stile mare con tanto di micro-giardino in centro città. Ebbravo Nicò!
In effetti Roma e dintorni meriterebbero molta più attenzione da parte nostra, ma questa volta è andata così, solo 45 ore.

Aggià, il motivo per cui siamo stati a Roma era il saggio musicale di uno sconosciuto complessino di cinquantenni metalmeccanici di San Francisco che per più di due ore hanno fatto letteralmente cantare (testi e musica) il pubblico. Li abbiamo già visti molte volte ma rimangono gli unici per cui vale la pena di spostarsi lungo la penisola.

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