sabato 16 febbraio 2013

L'atteso ritorno a Tuppa de' Paulu

Rieccoci a Tuppa de' Paulu, nel paesino di Milis in provincia di Oristano, dall'amico Alessandro che avevamo lasciato lo scorso 30 novembre con la promessa di tornare dopo un paio di mesi in Corsica, e così è stato.
Durante il mese emmezzo, da metà ottobre alla fine di novembre, del precedente soggiorno ci siamo resi conto che il progetto che abbiamo in mente per noi assomiglia molto a questa piccola fattoria e quindi quale miglior occasione per poter fare una prova generale "live"...

Progettazione e conduzione secondo i principi della Permacultura, bassissimo impatto ambientale, riutilizzo e riciclo dei materiali e delle energie, completamente fuori griglia per quanto riguarda le utenze, piccolo allevamento di pecore, asini e pollame e utilizzo degli stessi per lavorare e migliorare il terreno, ampia rete di amici con cui scambiare e condividere lavori e risorse.
Insomma tutti gli elementi coincidono e quindi resteremo qui per qualche mese per approfondire il tutto direttamente sul campo.

Il giorno del nostro arrivo due settimane indietro. Siamo stati calorosamente accolti da buona parte degli amici che formano "il gruppo" con un tipico pranzo sardo a casa di Nanni e Kat a Seneghe, il podere Yakka Ga:Na dove ad ottobre si era tenuto il corso di progettazione in Permacultura.

Panorami famigliari, con un po' di verde in più.

La neve sulle montagne di Seneghe, qui le giornate si alternano tra piovose, fredde, calde e soleggiate, con il vento che quando arriva si fa veramente sentire, infatti a differenza dall'altra volta ci siamo concessi di non dormire nel Bungbu bensì nello chalet di legno.

Abbiamo ritrovato le vecchie amiche pecore di cui qualcuna ancora sta partorendo, per loro stiamo recintando nuove zone di pascolo per permettere la ricrescita dell'erba dopo il loro passaggio.

Il gruppo dei sette agnelli scelti per lo svezzamento, rimarranno separati dalle madri per qualche settimana per diventare sei pecore ed un montone definitivamente.

Quando di notte fa freddo o piove concediamo agli asini di passare la giornata in stalla, in questa maniera la lettiera di paglia, che verrà poi fatta compostare, si va ad arricchire anche dei loro personali e preziosissimi contributi.

Completamento dell'orto istantaneo, sfalcio del verde, copertura con strato di cartoni e strato di paglia. Ora è pronto per ricevere le piantine del semenzaio.

Approfittando di una mattina di sole abbiamo piantumato marze di vite e mandorli, la vite utilizzerà il mandorlo come supporto.

Alle spalle della casa, come frangivento per i freddi venti da nord, abbiamo piantato una ventina di ulivi con qualche acacia intramezzata.

Maurizio, uno dei partecipanti al corso di ottobre, tornato a Milis per una visita, mentre con l'archipendolo traccia nuove curve di livello. Il Geometra Morello controlla la bontà della misurazione.

Ogni mattina, all'arrivo in stalla, siamo fulminati da 82 paia di occhi laser che sondano minuziosamente il nostro cervello per carpirne le intenzioni (mungere).

I primi giorni di mungitura non sono proprio esaltanti per quanto riguarda la quantità di latte che riusciamo ad ottenere in proporzione allo sforzo profuso, ma abbiamo buoni margini di miglioramento.

E finalmente, anche con l'aiuto di un anziano pastore amico di Alessandro, veniamo introdotti ai segreti del formaggio sardo.


2 commenti:

  1. Complimenti Simon&Elena, vedo che avete ampliato il vostro bagaglio di competenze.Ora vi sento un po' più vicini alle mie origini(che ne dite di Barbagiorigeno?).
    Un abbraccio
    Frank

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  2. complimenti grazie le vostri giri vedo tante cose simile a casa , realta, e belle face ,

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